Il crowdfunding, una nuova strategia di marketing

Quando si parla di crowdfunding si fa riferimento ad un particolare metodo di finanziamento che fa leva sul supporto collettivo da parte di sostenitori, che possono essere amici, familiari, clienti o investitori individuali, generalmente mobilitati online. Il termine è di derivazione inglese e la sua traduzione letterale esprime bene il concetto precedente: l’atto del funding, ossia della raccolta fondi, attraverso una folla, o crowd (ma quest’ultimo punto può essere espresso anche con il termine network, o rete).

Le peculiarità del crowdfunding

Il metodo del crowdfunding diverge diametralmente da quello della finanza classica. Secondo quest’ultimo modello, al fine di raccogliere il capitale necessario per lanciare un prodotto occorre definire un business plan ed effettuare delle ricerche di mercato, creando un prototipo da distribuire ad un numero limitato di clienti o a potenziali investitori precedentemente identificati. Tale approccio può essere paragonato ad un imbuto: il produttore è posizionato nella parte allargata e gli investitori si trovano alla fine dell’imboccatura, per cui è fondamentale posizionarla nel posto giusto, se si vuole evitare di perdere risorse e se si intende attingere a fondi sicuri.
Con il crowdfunding, le posizioni si capovolgono: l’imprenditore costruisce una singola piattaforma dove produce e pubblicizza il suo prodotto, offrendo ad un numero illimitato di investitori la possibilità di partecipare al progetto. Questi potranno contribuire con un supporto che varia a seconda delle loro risorse e potranno essere gratificati con il prodotto finito o con soluzioni alternative.

I benefici del crowdfunding

La strategia del crowdfunding conferisce diversi benefici rispetto all’utilizzo delle tecniche di finanziamento tradizionale:
– maggiore raggio d’azione: con il crowdfunding, si può raggiungere un vasto numero di potenziali sostenitori, interagendo con loro in modo diretto;
– controllo delle public relation: poiché gran parte dei prodotti può essere lanciata online, questo approccio permette di delineare una campagna pubblicitaria che include l’uso di social e altri media, permettendo di elaborare strategie di marketing ad hoc;
– feedback costante: per mezzo dei punti precedenti, chi si affida al crowdfunding può ricevere regolarmente degli input dai destinatari del prodotto e dai sostenitori, sintonizzandolo al meglio con le varie tendenze ed eventualmente migliorandolo.
– maggiore efficienza: in inglese si usa il termine streamline quando si vuole indicare un utilizzo più efficiente delle risorse, ed il crowdfunding ne è un tipico esempio, in quanto consente di minimizzare gli sforzi pubblicitari per raggiungere velocemente un enorme quantità di destinatari.

Alcuni esempi di crowdfunding

Il crowdfunding può essere utilizzato per la produzione e distribuzione di opere artistiche, come un album musicale di una band: in questo caso, si potranno raccogliere i fondi lanciando un progetto e ricompensando i sostenitori con il prodotto finale, ossia le canzoni, che potranno essere inoltrate sotto forma di CD o via mail in formato digitale.
Un altro esempio è la raccolta fondi da destinare ad un progetto no-profit, il cui risultato finale dovrà essere condiviso con i sostenitori: potrà trattarsi della ricostruzione di un villaggio dopo una catastrofe naturale o il raggiungimento di un importo definito per coprire i costi per le cure mediche di una persona economicamente svantaggiata.

Il crowdfunding, una nuova strategia di marketing