Quando i fan diventano sostenitori

Negli ultimi vent’anni, si possono contare moltissimi esempi di come sia stato messo in pratica Il crowdfunding nel mondo. Questo procedimento, grazie al web e alla rapidità con cui ora è possibile diffondere le informazioni, ha permesso a molti progetti di crescere e di raggiungere degli obiettivi altrimenti impossibili.

Cos’è il crowdfunding

La parola inglese racchiude già il funzionamento di questa tecnica. Letteralmente essa significa “finanziamento di una folla”, da intendere come un finanziamento che proviene da una folla. Quando si inaugura un crowdfunding, infatti, si cerca di ottenere un piccolo capitale da un gran numero follower o fan tramite internet.

Il punto di partenza è il progetto che si vuole realizzare: esso deve essere presentato su un social network o un sito web, insieme alla richiesta di una donazione da parte del pubblico interessato. Ovviamente, sono necessarie ottime doti di marketing per convincere gli utenti, e solitamente si cerca di spingere alla donazione di una somma molto piccola, per far sì che meno persone possano tirarsi indietro per ragioni finanziarie.

Già da qualche anno sono presenti in rete diverse piattaforme per facilitare la raccolta di finanziamenti, tra cui le più note ed utilizzate sono Indiegogo, GoFundMe, RocketHub e Youcaring, per non citare che alcune delle centinaia di possibilità a disposizione. Ognuna offre servizi leggermente diversi; per contro tutte permettono la creazione di contenuti condivisibili sui social network per allargare la visibilità della campagna ad un pubblico che sia il più vasto possibile.

Storie di crowdfunding nel mondo

Questa tecnica viene usata per moltissimi scopi diversi. Inizialmente, a partire dal 1997, i primi progetti a essere finanziati erano soprattutto in relazione al mondo dell’arte. Diversi cantati o band hanno sfruttato questo metodo per poter realizzare un tour o incidere un album, e non è infrequente che pittori o fotografi si autofinanzino in questo modo per poter esporre le loro opere in saloni importanti.

Oggi gli scopi sono molto diversificati. Spesso le donazioni vengono richieste per poter finanziare una campagna di sensibilizzazione per un’azione politica, religiosa, sociale o ambientale. Alcuni cercano di raccogliere fondi per una loro iniziativa personale, per esempio un viaggio o una missione di volontariato, raccontando ai follower la loro storia e i desideri che vogliono realizzare. La forza del crowdfunding sta nel fatto che ogni utente disposto a donare versa una cifra quasi irrisoria, ma, se la campagna è efficace, il promotore riceve una grande quantità di denaro.

Per ottenere buoni risultati, spesso si fa leva sulla psicologia degli utenti della rete. Questo avviene, soprattutto, nel caso di una raccolta di fondi per la cura di una malattia, per la creazione o ristrutturazione di un ospedale, un orfanotrofio, un canile, ecc.
Insomma, anche quella che prima veniva semplicemente chiamata beneficenza, sempre più spesso passa attraverso il web. In questo modo, è molto facile raggiungere un pubblico ampio e raggiungere la somma sperata in tempi relativamente brevi. L’efficacia del crowdfunding l’ha reso una pratica molto utilizzata in tutto il mondo: i like si trasformano in veri e propri aiuti che permettono di realizzare progetti apparentemente impossibili.

Quando i fan diventano sostenitori