Come richiedere una copia del proprio codice fiscale

A volte succede, perdere i documenti è una sventura che può capitare a chiunque. Il codice fiscale può essere smarrito in diversi modi. Viene ad esempio utilizzato nei distributori automatici di tabacco, nei negozi quando si effettua un finanziamento o, semplicemente, può restare in una fotocopiatrice quando si effettuano delle copie.

Naturalmente, può capitare anche l’atto delittuoso. Il furto di un portafoglio, ad esempio, è uno dei reati più frequenti in Italia. In tutti questi frangenti, è necessario richiedere un duplicato della tessera sanitaria, in modo tale da recuperare i dati perduti. Si può procedere tramite una denuncia alle forze dell’ordine ed il documento viene richiesto tramite mandato telematico. Una volta presentato l’esposto, l’autorità competente si impegna a rilasciare immediatamente un certificato sostitutivo, che possa fare le veci del tesserino perduto. Quali sono, però, gli altri metodi per procedere a una richiesta di recupero?

I primi passi per recuperare il proprio tesserino sanitario

In primo luogo, è fondamentale comprendere come poter sopravvivere senza il proprio codice fiscale. In media, ci vogliono dai 15 ai 60 giorni per rientrare in possesso del proprio documento. In questo lasso di tempo, però, è necessario poter fare a meno del proprio identificativo alfanumerico stampato su tesserina plastificata.

La mossa più rapida, ed efficace, è quella di calcolare rapidamente il proprio codice fiscale online attraverso uno dei portali a disposizione. Una volta ottenuto il proprio codice, basta appuntarlo su un foglio di carta da tenere nel portafogli. In questo modo, sarà possibile poter avere accesso ai più basilari servizi di cui si necessità, come ad esempio gli sgravi fiscali delle farmacie.

In questi casi, infatti, è sufficiente citare il proprio codice fiscale a memoria, sarà poi l’operatrice sanitaria ad inserire manualmente i dati all’interno della macchina. In questo modo lo scontrino fiscale sarà facilmente accessibile in fase di denuncia dei redditi.

Inoltre, vi sono altri servizi importanti in cui il codice fiscale, a voce, può essere fondamentale: un cambio di utenze per le bollette, un finanziamento o un atto bancario, il pagamento delle tasse e altri servizi di natura fiscale. Il vostro identificativo alfanumerico, in fondo, serve proprio per questo: garantirvi l’accesso a tutti i servizi in cui si parla di finanza o Agenzia delle Entrate.

Calcolare a mente il codice fiscale: le regole per una soluzione d’emergenza

L’alternativa, in caso, è calcolarlo a mente. In questa eventualità, però, è fondamentale tenere a mente le regole decise dagli enti statali nel 1973. Per calcolare correttamente il codice fiscale, è necessario essere a conoscenza di nome e cognome, data di nascita e luogo di nascita.

Nome e cognome si ricavano in maniera abbastanza semplice. Si inizia da quest’ultimo: dal proprio gentilizio. In prima battuta, si escludono tutte le vocali: il codice si ricava attraverso la selezione delle prime consonanti. Le cinque lettere fondamentali entrano in gioco solo se non ci sono abbastanza caratteri duri.

Stesso discorso, poi, viene applicato al nome. La maggior parte dei codici fiscali, dunque, si compongono di sei consonanti, altri di cinque e una vocale, altri ancora quattro e due. L’importante è che le lettere siano sei, tre per il cognome, tre per il nome.

Una volta individuati i primi sei caratteri, si procede con la data di nascita. I primi due numeri da inserire dopo cognome e nome riguardano l’anno di nascita. In questo caso, si procede escludendo millennio e secolo di nascita. Molto semplice.

In seguito a questo, va abbinato il mese di nascita. Questo viene espresso di una lettera, in base all’ordine dei mesi nel corso dell’anno. Gennaio si identifica con la A, febbraio con la B e via discorrendo. Piccola nota: alcune lettere vengono escluse, come la F e la G. A queste non è stato associato alcun mese. Infine, il giorno di nascita. Questo è fondamentale, poiché serve anche per distinguere il sesso del proprietario del codice.

Le donne, infatti, contano all’interno del proprio identificativo alfanumerico un più quaranta rispetto alla propria data di nascita. Un uomo nato il giorno 10 riporterà nel suo codice lo stesso numero, mentre una donna venuta al mondo nello stesso giorno riporterà il 50.

Infine, il luogo di nascita. Tutto fa riferimento al Comune, poiché ne viene ricavato il codice catastale. In questo caso, si tratta di mera conoscenza. La cosa più semplice da fare è cercare questo dato direttamente su Google, poiché in Italia sono riportati più di 10.000 comuni.
Da ultimo, il codice di controllo. In questo caso la sfida si fa particolarmente ardua, poiché questo viene calcolato in base ad un algoritmo.

Farsi recapitare il codice fiscale direttamente a casa: come fare

Per richiedere una copia del proprio tesserino sanitario, ove è riportato il codice fiscale, è sufficiente entrare sul sito delle Agenzia delle Entrate. Qui troverete un form da compilare con alcuni dati personali. Per assicurarsi che il documento venga consegnato nelle mani della persona giusta, il sito richiede anche la documentazione inerente alla dichiarazione dei redditi precedentemente presentata dal contribuente.
Una volta compilato il form, riceverete la tessera direttamente a domicilio nei tempi indicati.

Come richiedere una copia del proprio codice fiscale