Quando siamo impegnati nel trading online spesso siamo soliti racchiudere – nel nostro immaginario – il broker e la piattaforma all’interno di un’unica figura.
La realtà dei fatti è però diversa. Spesso broker e piattaforme di trading non coincidono. Per chiarire l’argomento, partiamo prima da una breve spiegazione su queste due figure
La piattaforma di trading altro non è che un software, il quale ci permette di ricevere dati, analizzare i mercati e prendere decisioni d’investimento. Tra le varie funzionalità offerte dalle piattaforme vi è quella di poter inoltrare gli ordini ad un broker.
Chi è il broker? Nel linguaggio moderno possiamo definire il broker come un agente intermedio tra le borse e i traders. Il broker è un intermediario finanziario autorizzato ad accedere ai mercati e che può quindi immettere gli ordini in borsa per conto dei traders.
Nell’era della tecnologia esistono quasi esclusivamente broker online.
Di solito è il broker ad offrire al trader una piattaforma proprietaria per poter operare. Capita anche di frequente però che il trader, in base alle sue esigenze, decida di utilizzare un software esterno sul quale collegherà il suo conto presso il broker.
In che modo conviene scegliere il broker online che ci permetta di investire in borsa?
Secondo qualebroker.com, sito di riferimento per le recensioni sui broker e il trading online, dietro la scelta di un broker si nascondono molte insidie.
Innanzitutto, occorre prestare molta attenzione a prendere in considerazione solamente i broker regolamentati, ossia quelli autorizzati dalla Consob e la cui sede legale è all’interno dell’Europa oppure degli Stati Uniti.
Prestare particolarmente attenzione alla sicurezza è fondamentale per evitare di essere vittime di truffe nel trading online, i cui casi sono in costante crescita negli ultimi anni.
Un altro secondo aspetto da tenere in considerazione è quello relativo ai costi delle commissioni. Soprattutto per chi ha un’operatività elevata, trovare un broker che offra commissioni basse è molto importante e permetterà di risparmiare molti soldi nel corso dell’anno.
Altrettanto importante è scegliere il broker in base ai mercati a cui si ha accesso e agli strumenti negoziabili. Non tutti i broker e le banche offrono infatti l’accesso alle stesse borse e il trading sugli stessi prodotti. Ad esempio, non tutti i broker permettono di poter negoziare i futures quotati sulle borse americane. Sarà dunque necessario informarsi su quali intermediari hanno un’offerta in linea con la nostra operatività.
A questo punto possiamo valutare un broker per altri servizi che esso offre.
Ad esempio, possiamo dare importanza alla qualità del Servizio Clienti, ossia al tipo di assistenza che gli operatori del broker saranno in grado di darci, allorquando avremo bisogno di spiegazioni oppure quando ci saranno problemi o malfunzionamenti.
Potremmo anche verificare il regime fiscale che il broker offre: se offre solamente il regime dichiarativo, oppure se agisce da sostituto d’imposta, offrendo così anche il regime del risparmio amministrato.
Concludiamo dicendo che la scelta di un buon broker per fare trading online ti permetterà non solo di risparmiare molti soldi (commissioni e costi bassi) ma anche di aumentare la tua profittabilità, grazie alla rapidità dell’immissione degli ordini e alla possibilità di operare su un gran numero di strumenti finanziari. Un buon broker online può in sintesi permetterti di minimizzare le perdite e amplificare i guadagni.
Per maggior informazioni visita qualebroker.com.