Ricezione eredità: come funziona, quali sono le procedure e come procedere

Quando si parla di ricezione dell'eredità di un defunto residente all'estero, si entra nell'ambito delle successioni internazionali. È molto difficile trovare la legge che applica le successioni in quanto ci sono dei profili di internazionalità e quindi ogni atto deve essere analizzato separatamente, sia sotto il profilo fiscale che anche quello civilistico. Sono due materie regolate in maniera totalmente diversa e vanno affrontate con attenzione. Si può decidere di prevedere la rinuncia eredità all'estero oppure, se invece riceverla e accettarla. La ricezione dell’eredità all’estero non può essere considerata come tacita, quanto piuttosto è sempre necessario agire in modo tale che possa essere certificata così come prevede la normativa vigente. Infatti, un erede deve accettare l'eredità e non può sicuramente lasciare che si proceda con una sorta di “tacito accordo”. Scopriamo cosa prevede l'ordinamento italiano nel caso di ricezione di un eredità immobili all'estero oppure l'eredità di una casa all'estero, come fare per accettarla o rinunciare.

Ricezione eredità all'estero e rinuncia eredità, come fare

Ad alcune persone può capitare di ricevere un'eredità dall'estero. Parliamo di case all'estero oppure dei beni, nonché somme di denaro che il “de cuius” vi dona in quanto le ha collezionate in un altro Paese o perché residente all'estero. Ebbene in questo caso è talvolta complesso capito come agire. Va pagata l'imposta di successione? L'eredità all'estero va comunicata al fisco? Ebbene, l'Agenzia delle Entrate con la risposta numero 310 del 2019 ha specificato che in realtà, bisogna prendere in considerazione il cosiddetto “criterio di territorialità”. L'imposta secondo l'Agenzia, è dovuta in relazione a tutti i beni e diritti trasferiti e anche quelli all'estero. Se però alla data dell'apertura della successione o quella donazione il defunto il donante non era presente nello Stato italiano, l'imposta riguarda solo i beni e i diritti esistenti. Dunque, se colui che ha donato al momento della donazione non era presente in Italia, allora non bisogna fare alcuna comunicazione al Fisco. Vale la pena però, sottolineare che l'accettazione dell'eredità resta non scontata, né tacita. Bisogna agire piuttosto facendo in modo che il soggetto possa decidere se rinunciare all'eredità di un italiano residente all'estero oppure se ricevere l'eredità all'estero. Questo va comunicato attraverso coloro che vi hanno contattato per la comunicazione dell' eredità ricevuta in linea di successione.

La procedura per l'accettazione eredità all'estero o la rinuncia

Per procedere sia alla rinuncia dell'eredità all'estero che all'accettazione, è necessario rivolgersi a degli esperti. La cosa migliore è rivolgersi a coloro che sanno ben trattare, per quanto concerne il diritto internazionale. Infatti, questa particolare disciplina, si muove proprio in tal senso. Bisogna tener conto cioè del diritto a 360° perché solo in questo modo si avrà la certezza di poter evitare qualunque passo falso. Potrebbe essere prezioso anche l'aiuto di un consulente legale e fiscale per accompagnarvi in questa procedura, in modo tale da non sbagliare. La cosa importante è che vi rivolgiate a persone competenti, così da riuscire a concludere tutta la procedura il prima possibile. Considerate che l'accettazione dell'eredità e il diritto ad averla, proprio come avviene sul territorio italiano, si prescrive solo dopo 10 anni. Dunque, avete tempo per decidere!

Ricezione eredità: come funziona, quali sono le procedure e come procedere