I contenuti duplicati sono un elemento che può fortemente penalizzare chi stia cercando di aumentare la visibilità di un sito web.
A prima vista si potrebbe fraintendere il senso di 'contenuto duplicato', credendo che si tratti del classico copia e incolla da un sito all'altro.
In realtà anche chi gestisce uno stesso singolo sito può pubblicare un contenuto duplicato, magari senza rendersene conto.
In questa guida quindi si chiarirà cos'è un contenuto duplicato, perché può danneggiare il posizionamento e come evitarlo.
Indice dei contenuti
- Contenuto duplicato: di cosa si tratta
- Perché il contenuto duplicato può penalizzare un sito
- Come evitare contenuti duplicati
Contenuto duplicato: di cosa si tratta
Come si è accennato all'inizio, un contenuto duplicato può essere un grave danno per un sito, che potrebbe addirittura portare alla sua mancata indicizzazione se non all'oscuramento temporaneo.
Il discorso si inserisce nel più ampio contesto del content marketing, come è spiegato bene sul sito contentmarketingsuite.com, ed è importante.
Il contenuto duplicato in primo luogo assume l'aspetto del plagio quando si limita a riproporre su un sito lo stesso articolo contenuto su un altro sito.
In seconda battuta può non essere fatto con scopi malevoli. Si tratta di quei casi in cui si vuole rendere un tributo ad un sito che si ammira particolarmente, riproponendo per intero o in gran parte i suoi articoli. Ebbene, anche in questo caso, il content marketing lo vieta senza mezzi termini.
C'è infine il terzo caso, che è quello dell'involontarietà: si tratta di quei casi in cui un gestore di un sito pubblichi ad esempio un post uguale ad un altro già pubblicato per renderlo attuale senza aver rimosso il primo. Oppure quando duplica senza saperlo descrizioni identiche per due foto o articoli, o tag title identici.
In ogni caso il contenuto duplicato è qualcosa che esiste già. E per il motore di ricerca, questo è un problema.
Perché il contenuto duplicato può penalizzare un sito
Il motivo per cui un sito viene penalizzato se contiene una duplicazione nasce dal modo in cui funzionano i motori di ricerca.
Quando si digita qualcosa nella barra di ricerca di Google, ad esempio, questo motore scansionerà in pochissimo tempo tutta la rete per restituire dei risultati.
Questi risultati saranno filtrati per:
- pertinenza: ciò vuol dire per attinenza con la ricerca, ed è il motivo per cui non bisogna mai mettere un titolo clickbait sopra un articolo che parli di altro solo per attirare visite;
- originalità: Google cercherà di dare al lettore il servizio migliore, e quindi si troverà in conflitto quando troverà due contenuti identici. Qui si passa appunto al terzo criterio;
- cronologia: per definizione, un contenuto duplicato arriva dopo uno già esistente. Ecco perché Google, a parità di contenuti identici, seleziona quello più 'vecchio', perché è certo che è stato scritto prima.
Ma cosa accade ai contenuti duplicati allora? Vengono appunto penalizzati, e in questo modo estendono la penalizzazione al sito che li ospita.
Quindi, in concreto, il motore di ricerca tenderà a non mostrare il sito nei risultati.
Se poi il sito è pieno di contenuti duplicati, Google lo interpreterà come potenzialmente inutile se non dannoso (vittima di virus o di spam) e potrebbe anche oscurarlo fino a quando l'anomalia non sarà risolta.
Il principio è giusto, perché ci sono molti siti truffaldini che mimano in tutto e per tutto i siti dei grandi brand (la duplicazione si applica anche ai colori infatti, così come alle immagini) per creare nell'utente la convinzione di essere su un sito originale quando non è vero.
Come evitare contenuti duplicati
Come abbiamo specificato, il contenuto duplicato non è necessariamente una volontà, ma può essere un errore.
Esso può dipendere da diversi fattori, come una variazione dell'indirizzo 'url'. In questo caso può capitare che si sia creato un link di cosiddetto 'tracciamento' (capita con strumenti come Analytics) per capire quante persone clicchino su quel contenuto. Chiaramente in questo caso il link si troverebbe contemporaneamente in due posizioni web diverse (una sul sito una su Google Analytics). Ecco il contenuto duplicato.
Si pensi poi alle pagine di vendita di prodotti simili che possono essere filtrati tramite caselle da selezionare. Se ogni prodotto ha un url simile che lo fa accorpare agli altri, questa è un'altra anomalia.
Come risolvere il problema?
Ad esempio con la classica SEO.
Se ci sono due contenuti identici e non se ne può fare a meno (ad esempio il sito è presente online sia con il protocollo https sia con quello http), sarà sufficiente indicare al motore di ricerca quale versione indicizzare.
Per chi è più pratico, si può creare una redirect, cioè un comando che reindirizzi appunto i visitatori alla pagina che si vuole privilegiare.
Infine, un importante accorgimento risulta sempre quello di inserire l'url che si vuole lasciare di default nella Sitemap.
In linea di massima quindi ci sono delle strategie SEO che sono specifiche per evitare il duplicato.
Tuttavia è sempre bene partire dal concetto per cui ogni contenuto deve portare un valore aggiunto al lettore.
Se proprio si vuole citare un altro contenuto, lo si può fare copiando le prime fasi e poi inserendo il bottone 'read more'.